Counseling familiare

COUNSELING FAMILIARE

 

La società odierna è costellata da momenti critici in cui gestire la propria individualità e le proprie relazioni significative risulta sempre più difficile. In questa panoramica il tessuto familiare appare sempre più fragile, disorientato e problematico. Infatti, attualmente il legame tradizionale che univa i membri di una famiglia sembra spesso sbiadito da incomprensioni, conflitti irrisolti, incapacità di ascoltare e comunicare se stessi, i propri bisogni, obiettivi, necessità. La mancanza di dialogo, unita alla fretta con cui si vive la quotidianità, trasforma così i membri della famiglia da protagonisti di una relazione a comparse, in una scena comune che nega la spontaneità di ciascuno e l’importanza di pensieri condivisi. Ciò che rimane è una lenta, costante e progressiva distanza fisica ed emotiva dei membri della famiglia, che diventano estranei nel contesto abituale in cui ogni giorno si ritrovano senza riconoscersi.

Il Counseling familiare può essere visto come uno spazio di dialogo in cui i membri della famiglia possono confrontarsi in maniera produttiva per risolvere difficoltà, conflitti, dubbi e varie forme di malessere collettivo e individuale. Attraverso tecniche mirate e incentivando le risorse individuali e relazionali, gli incontri di counseling familiare hanno l’obiettivo di favorire la risoluzione delle problematicità proposte dalla famiglia e il benessere di ciascun componente. E tutto questo per la strutturazione di un nuovo equilibrio in cui ogni membro del nucleo familiare possa riconoscersi e riconoscere il ruolo dell’altro come significativo.

Se ci si trova in situazioni come quelle descritte è necessario intervenire subito rivolgendosi ad un esperto per individuare strategie e rimedi da adottare nella propria condizione.

 

 

 

Le incomprensioni intergenerazionali

 

Sempre più famiglie si trovano a dover fronteggiare svariati problemi legati alla mancanza di dialogo o ad una comunicazione poco efficace tra i suoi membri, che si rivela cioè incapace di concordarne le esigenze. In questo contesto gli adolescenti tendono spesso a rifugiarsi in un loro mondo privo di coordinate e linee guida genitoriali, nel quale si ritrovano a dover gestire profondi conflitti con sé e con gli altri.

Se da una parte tale situazione rispecchia i caratteri distintivi dell’età adolescenziale, dall’altra il persistente isolamento dei ragazzi in questa particolare fase esistenziale può diventare una modalità di vita difficile da modificare. L’allontanamento degli adolescenti dalla vita emotiva familiare è un processo che si realizza in maniera lenta e progressiva, fino ad arrivare ad una condizione di estraneità verso i canoni di riferimento affettivo ai quali erano stati educati. I sintomi di questo distacco sono numerosi. Spesso si assiste ad un impoverimento del dialogo e delle interazioni quotidiane tra genitori e figli: non si ride più insieme e non si condividono le esperienze di natura personale, si tende a litigare spesso e per motivi anche futili. Ci si trova, in altri termini, a condividere le stesse mura domestiche senza alcun genere di contatto efficace. Tale percorso può innescare grandi difficoltà d’azione per i ragazzi e profonde problematicità di gestione esistenziale per i genitori.

Se ci si trova in situazioni simili è necessario intervenire subito rivolgendosi ad un esperto per una consulenza, in modo da individuare strategie e possibili rimedi da adottare nella propria condizione (in termini sociemozionali e gestionali).